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Immagine del redattoreDan Pontarlier
29 novTempo di lettura: 6 min

Il Rapporto COMETA: La Grande – e Ambigua – Rivelazione della Francia

Nel 1999, un gruppo di alti funzionari francesi – tra cui militari e scienziati – decise di redigere il rapporto COMETA. Apparentemente, questo documento mirava a fare chiarezza sugli UFO e, nel frattempo, rassicurarci tutti. Il risultato? Un rapporto di 90 pagine che conclude che “l’ipotesi extraterrestre è plausibile.” Sì, plausibile... una parola così comodamente vaga da poter giustificare qualsiasi cosa, da un’invasione aliena a un pallone meteorologico alla deriva.


Il rapporto non si limitava alle ipotesi. Tra le sue raccomandazioni, proponeva di aumentare i finanziamenti per la ricerca, promuovere la cooperazione internazionale e – naturalmente – prepararsi a un “possibile” incontro con civiltà extraterrestri. Tutto molto sensato, se non fosse per il linguaggio volutamente ambiguo. La vera domanda è: i governi stanno prendendo questa cosa sul serio o queste azioni sono solo una facciata mentre i militari rafforzano il loro controllo dietro le quinte? Diciamocelo chiaramente: se c’è qualcosa là fuori, le autorità civili non sono quelle a conoscenza dei dettagli.


Se pensate che il rapporto COMETA fosse un grido d’allarme per la trasparenza, ripensateci. Sebbene accennasse a gravi implicazioni per la sicurezza nazionale, la mancanza di urgenza visibile o di allocazione di risorse grida tutt’altro. Potrebbe essere che risorse significative vengano già convogliate in questi programmi, avvolte da strati di segretezza militare? Dopotutto, il complesso militare-industriale prospera sul controllo, e se queste civiltà (ammesso che esistano) sono qui per offrire qualcosa di utile – energia pulita, tecnologie avanzate o cooperazione globale – rappresentano una minaccia esistenziale... non per l’umanità, ma per lo status quo.






Cosa Significa Esattamente “Plausibile”?


Facciamo una pausa per analizzare quella parola: plausibile. È un classico del linguaggio diplomatico ambiguo – un termine che riconosce qualcosa senza impegnarsi pienamente. È il tipo di linguaggio che i governi e i militari adorano perché lascia tutte le opzioni aperte senza prendere una posizione definitiva. E questo ci porta a un punto chiave: e se l’ambiguità non fosse volta a proteggerci dal “panico di massa,” ma a salvaguardare il controllo geopolitico ed economico?


Considerate questo: se le civiltà extraterrestri possedessero tecnologie in grado, ad esempio, di rendere i combustibili fossili obsoleti o di risolvere crisi planetarie come il cambiamento climatico, le implicazioni sarebbero enormi. La transizione verso un tale paradigma sconvolgerebbe le strutture di potere esistenti. La segretezza militare, quindi, non serve a proteggerci da “loro” – serve a proteggere gli interessi economici e politici consolidati.


Indagini Ufficiali in Altri Paesi


La Francia non è sola nel suo approccio ambiguo agli UFO. Governi di tutto il mondo si sono cimentati nel tema, spesso con risultati simili: un mix di spunti intriganti e omissioni strategiche. Diamo un’occhiata più da vicino:


  • Stati Uniti: I pesi massimi indiscussi delle indagini sugli UFO. Dal Project Blue Book (1952-1969) al recente All-Domain Anomaly Resolution Office (2022), gli USA hanno trascorso decenni proclamando il loro impegno nella “ricerca” di questi fenomeni. Tuttavia, ci ritroviamo sempre con più domande che risposte. E non dimentichiamo il famigerato Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP), un programma segreto rivelato nel 2017. La trasparenza, a quanto pare, non è il loro punto forte.


  • Regno Unito: Il Ministero della Difesa britannico ha gestito il proprio ufficio UFO fino al 2009. Progetti come il Condign Report (1997-2000) hanno concluso che la maggior parte degli avvistamenti erano fenomeni naturali. Eppure, c’è sempre un piccolo ma ostinato 5% che rimane “inspiegabile.”


  • Brasile: Negli anni ’70, il Brasile ha condotto la famosa Operação Prato (Operazione Piatto) per indagare sugli avvistamenti nella regione amazzonica. Ufficialmente, i risultati sono stati inconcludenti, ma il volume di documentazione suggerisce altro.


  • Canada: Negli anni ’50, il Canada ha esplorato i fenomeni UFO attraverso il Project Magnet. Anche se il programma si è concluso senza risultati rivoluzionari, ci sono voci persistenti di scoperte occultate.


  • Unione Sovietica: Durante la Guerra Fredda, l’URSS ha avviato il programma segreto Setka. Nonostante la classificazione della maggior parte dei documenti, ciò che è emerso indica che i sovietici erano seriamente preoccupati o desiderosi di mantenere l’illusione di interesse.




Il Ruolo della Segretezza Militare


Torniamo ai militari. Per decenni, sono stati i custodi dei dati sugli UFO. Dai registri radar ai materiali recuperati (presumibilmente), controllano la narrativa. Recenti audizioni congressuali negli Stati Uniti hanno solo approfondito questo mistero. Testimonianze di informatori come David Grusch, un ex ufficiale dell’intelligence dell’aeronautica, hanno rivelato che il governo statunitense non solo ha recuperato “biologici non umani” da siti di incidenti, ma possiede anche video ad alta risoluzione – non solo di velivoli recuperati, ma potenzialmente anche di entità stesse. Lasciate che questo affondi nella mente.


E Grusch non è solo. Ex piloti della Marina, come Ryan Graves, hanno testimoniato su incontri con fenomeni aerei non identificati (UAP), aggiungendo ulteriore credibilità a queste affermazioni straordinarie. Tuttavia, nonostante la gravità di queste rivelazioni, i militari restano opachi. Perché? Perché, se queste testimonianze hanno qualche fondamento, le implicazioni vanno ben oltre la sicurezza nazionale – sfidano la nostra comprensione del posto dell’umanità nell’universo.


Se civiltà extraterrestri stanno visitando il nostro pianeta, non credo che siano qui per fare guerra. Al contrario, potrebbero essere qui per osservare, assistere o persino proteggere. Tuttavia, la segretezza che circonda questi incontri suggerisce un motivo più profondo: il controllo. Immaginate tecnologie capaci di rendere i combustibili fossili obsoleti o di risolvere crisi globali come la scarsità di cibo. Non si tratta solo di scoperte scientifiche – sono minacce esistenziali per i sistemi politici ed economici consolidati. E questo, per coloro che detengono il potere, è un rischio ben più grande di un’invasione aliena.


Perché Ora?


Vi state chiedendo perché questo argomento sta guadagnando terreno proprio ora? Dagli informatori alle audizioni congressuali, il fenomeno UFO è diventato mainstream negli ultimi anni. È perché i governi sono finalmente pronti a dirci la verità? O è un altro esercizio di divulgazione controllata, in cui ci viene fornito giusto quel tanto che basta per mantenerci curiosi, ma mai abbastanza da sconvolgere lo status quo?


Considerate questo: la recente creazione di uffici come l’All-Domain Anomaly Resolution Office potrebbe sembrare un passo avanti. Ma la verità è che sollevano più domande che risposte. Chi decide cosa ci viene detto? E, cosa ancora più importante, chi decide cosa non ci viene detto?


Ogni giorno diventa più chiaro che non siamo soli nell’universo. Ma la domanda più importante è: chi controlla realmente questa narrativa? Le prove suggeriscono che i governi non sono i giocatori chiave qui – lo sono i militari. E anche se non credo che queste civiltà siano qui per farci del male, le loro intenzioni diventano irrilevanti se le informazioni vengono controllate e trasformate in armi per guadagni geopolitici.



E se questi visitatori offrissero soluzioni di cui abbiamo disperatamente bisogno – soluzioni per l’energia, la sostenibilità o persino la cooperazione sociale? La mancanza di trasparenza potrebbe non riguardare la protezione dal panico, ma il mantenimento di un controllo sul potere. Se queste tecnologie e conoscenze diventassero accessibili, potrebbero potenziare l’umanità, ma anche sconvolgere l’equilibrio globale del potere. E questo, per coloro che si aggrappano allo status quo, è la vera minaccia.


Alla fine, ci ritroviamo con rapporti ambigui, spiegazioni “plausibili” e una costante sensazione che, qualunque cosa accada, non lo sapremo fino a quando sarà troppo tardi. Se c’è una certezza in tutto questo, è che i civili sono gli ultimi a conoscere la verità.


Allora, qual è la lezione da trarre? Non lasciatevi ingannare dalla narrativa. Che l’obiettivo sia preservare il potere, controllare le masse o ritardare l’inevitabile, il gioco non riguarda noi. Riguarda loro – sia i visitatori che i guardiani che decidono cosa possiamo sapere.





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